Sostegno per la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse genetiche forestali. PSR Marche, sotto Misura 15.2 Azione A)
Il progetto si pone l’obiettivo di valutare ed indagare formazioni arboree singole o boschive d’eccellenza, al fine di proporne l’iscrizione al Libro regionale dei Boschi da seme.
Contestualmente alla fase di ricerca ed approfondimento assume rilievo l’aspetto operativo della Misura che si estrinseca nella fase di raccolta seme ed allevamento del materiale vivaistico, che viene ceduto gratuitamente alle amministrazione comunali al fine di creare aree verdi qualificate, fruibili dalla collettività.
Nel contempo, il materiale vivaistico così ottenuto viene conservato anche presso le Strutture vivaistiche in appositi campi di Conservazione, che costituiscono delle vere e proprie Banche del Seme, finalizzate a rendere disponibile il relativo materiale genetico per eventuali necessità future.
Nella fase iniziate l’attenzione è stata posta in primo luogo sulle Formazioni Vegetali Monumentali che sono state oggetto negli anni passati di un Censimento realizzato dal Corpo Forestale dello Stato.
Si è inteso in tal modo cogliere l’obiettivo di fondo della Misura stessa, ossia dare continuità alla genetica d’eccellenza rappresentata dalle formazioni monumentali presenti in Regione, costituiti da alberi spesso plurisecolari, frequentemente legati a storie e leggende del territorio, che affondano le radici in un lontano passato..
Le morte di uno di questi patriarchi vegetali rappresenta una perdita di valore biologico inestimabile. Riprodurre queste piante e mettere a disposizione dei Comuni il relativo materiale vivaistico consente di dare continuità alla biodiversità e nel contempo, di far conoscere alla collettività la provenienza, la storia e l’importanza di questo patrimonio genetico.
Contestualmente, il lavoro d’approfondimento ha preso in considerazione ambiti boschivi in alcuni dei quali l’Ente di ricerca incaricato, effettua indagini, per talune specie anche di carattere genetico, finalizzate a caratterizzare il contesto ed a valutarne la sostenibilità, i rischi dovuti all’impatto dei cambiamenti climatici ed alla presenza di specie potenzialmente in grado di mettere a rischio la rinnovazione naturale quale ad esempio il cinghiale ed il capriolo e le possibili misure di salvaguardia.
Il lavoro d’indagine consente inoltre di effettuare una ricognizione generale di tutte le aree tradizionalmente oggetto di raccolta di materiale di propagazione destinato a vari utilizzi; è il caso degli ambiti boschivi che forniscono seme destinato alla realizzazione di tartufaie coltivate che a seguito delle indagini e della procedura tecnico-amministrativa verranno proposte all’iscrizione al Libro Regionale dei Boschi da seme.