Xylella fastidiosa è un organismo nocivo da quarantena presente nell'Unione Europea in aree ristrette di Italia, Francia, Spagna e Portogallo. È elencato come organismo prioritario e soggetta a misure di emergenza per prevenire l'ulteriore introduzione e diffusione nel territorio dell'UE.
Nel territorio della Regione Marche l’organismo nocivo non è presente.
X. fastidiosa è un parassita polifago e circa 600 specie di piante ospiti sono state finora riportate nella letteratura scientifica. Può essere diffuso da insetti vettori che si nutrono a livello di xilema: nei territori dell’Unione l’insetto rincote Sputacchina media (Philaenus spumarius) ha dimostrato di poter trasmettere il batterio in condizioni naturali.
I sintomi provocati da X. fastidiosa possono variare a seconda della specie di pianta ospite e della gravità dell'infezione. Tra i più comuni associati all'infezione ci sono:
- l’appassimento e disseccamento delle foglie: bruscatura fogliare ('leaf scorching') con disseccamenti nella parte apicale e/o marginale della lamina;
- il disseccamento dei rami: il batterio sviluppandosi all’interno dei vasi interrompe il flusso di linfa all'interno delle piante, causando la necrosi dei tessuti; disseccamenti più o meno estesi della chioma con interessamento, dapprima, di rami isolati e poi di intere branche o dell’intera pianta con imbrunimenti interni del legno a diversi livelli: nei rami più giovani, nelle branche e nel fusto;
- la riduzione della crescita e del vigore: le piante infette possono mostrare una riduzione generale della crescita e del vigore;
Alcune piante possono essere asintomatiche o mostrare solo sintomi lievi, mentre altre possono subire danni gravi o morire a causa dell'infezione.
Durante la sorveglianza del territorio è quindi fondamentale campionare sia il materiale vegetale sintomatico che quello asintomatico e utilizzare indagini di laboratorio per verificare la presenza di X. fastidiosa.
Per limitare la diffusione di X. fastidiosa, sono necessarie una serie di azioni preventive e di controllo. Ecco alcune delle misure comuni adottate per gestire l'infezione e ridurre la sua diffusione:
- sorveglianza del territorio: il Servizio Fitosanitario Regionale effettua una continua sorveglianza del territorio per individuare tempestivamente la presenza di X. fastidiosa nelle aree naturali e coltivate, ciò implica l'ispezione regolare delle piante ospiti, la segnalazione dei sintomi sospetti e la conferma diagnostica attraverso test di laboratorio;
- quarantena e restrizioni di movimento: nel caso sia confermata la presenza di X. fastidiosa in una determinata area, sono necessarie misure di quarantena per evitare la diffusione del batterio; queste misure possono includere restrizioni sui movimenti delle piante ospiti, il divieto di trasporto di materiale vegetale infetto, la sua distruzione e l'implementazione di zone cuscinetto intorno alle aree colpite.
- controllo degli insetti vettori che sono responsabili della trasmissione di X. fastidiosa da una pianta all'altra: questo è un aspetto essenziale per limitare la diffusione del batterio e può essere realizzato attraverso l'uso di insetticidi mirati e la promozione di pratiche di gestione integrata degli insetti.
- miglioramento genetico delle piante: la ricerca è in corso per sviluppare varietà di piante resistenti a X. fastidiosa;
- sensibilizzazione e formazione: è importante formare gli agricoltori, gli operatori del settore e informare il pubblico in generale su X. fastidiosa, i suoi sintomi e le misure di prevenzione; il riconoscimento dei sintomi e l'adozione delle buone pratiche agricole può aiutare a prevenire la diffusione del batterio.
L'approccio alla gestione di X. fastidiosa è complesso e richiede la collaborazione tra I Servizi Fitosanitari Regionali, gli agricoltori, i ricercatori e tutte altre parti interessate. La cooperazione internazionale è fondamentale per affrontare questa minaccia e proteggere le colture agricole e l'ambiente.
Misure di emergenza
Il Regolamento (UE) 1201/2020 del 14 agosto 2020 relativo alle misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della X. fastidiosa (Wells et al.) ha abrogato e sostituito la precedente decisione di esecuzione (UE) 2015/789 pur non modificandone l’impalcatura generale e le principali misure previste.
Tra le principali novità l’incremento delle attività di indagine per la ricerca del batterio attraverso un monitoraggio intensivo, comune ai Paesi membri, per disporre di indicazioni certe sullo stato fitosanitario del territorio dell’Unione. Questa nuova metodologia, basata su criteri statistici, è stata applicata a partire dal 2021 per le sole aree demarcate, e dal 2023 per il restante territorio indenne dell’Unione Europea.
Continua il controllo rafforzato in vivaio sulle sei specie ospiti di X. fastidiosa che risultano maggiormente suscettibili alle diverse subspecie europee. Pertanto le piante di: Coffea spp., Lavandula dentata, Nerium oleander, Olea europaea, Polygala myrtifolia e Prunus dulcis sono sottoposte ad un controllo più stringente, secondo specifiche procedure operative (nota tecnica MIPAAF del 14/10/2022), con campionamento ed analisi di laboratorio anche di piante asintomatiche.
I vivaisti, che producono e commercializzano vegetali delle suddette sei specie, devono inviare al Servizio Fitosanitario Regionale competente per territorio il prospetto di previsione di produzione annuale.
Il mancato invio del prospetto, non consentendo il rispetto dei tempi di controllo, comporterà la sospensione delle relative autorizzazioni all’uso del passaporto delle piante
Passaporto per le piante specificate
Le piante specificate indicate nella lista sotto riportata, che non sono mai state coltivate all’interno delle zone delimitate, possono essere spostate all'interno del territorio Nazione e dell'Unione solo se accompagnate da un passaporto delle piante.
L’operatore professionale autorizzato all’emissione del passaporto delle piante è sottoposto, in funzione del livello di rischio, a campionamenti e prove di laboratorio per rilevare la presenza di X. fastidiosa; le piante da impianto, escluse le sementi, di Coffea, Lavandula dentata L., Nerium oleander L., Olea europaea L., Polygala myrtifolia L. e Prunus dulcis (Mill.) D.A. Webb possono essere spostate per la prima volta all’interno dell’Unione solo se sono sottoposte a controlli specifici.
I vivaisti, che producono e commercializzano i vegetali delle suddette sei specie, devono inviare al Servizio Fitosanitario Regionale il prospetto di previsione di produzione annuale:
- Modulo di dichiarazione della produzione annuale
- Siti di produzione esenti da X. fastidiosa in aree delimitate, che soddisfano i requisiti specifici stabiliti dall'art. 19 del Regolamento (UE) 2020/1201
Tipo | Titolo documento | Data |
Elenco delle piante notoriamente sensibili - “piante specificate” (allegato II del Reg. UE 1201/2020) | 14/07/2023 |
Importazione di piante ospiti da Paesi terzi
Le piante ospiti originarie di Paesi terzi nei quali è nota l’assenza di X. fastidiosa possono essere introdotte nell’Unione solo se sono soddisfatte le condizioni seguenti:
- a) l’organizzazione nazionale per la protezione delle piante del Paese terzo interessato ha comunicato per iscritto alla Commissione l’assenza di X. fastidiosa nel proprio territorio
- b) le piante ospiti sono accompagnate da un certificato fitosanitario attestante, alla rubrica «Dichiarazione supplementare», che l’organismo nocivo specificato non è presente nel Paese;
- c) le piante ospiti sono state coltivate in un sito sottoposto dall’autorità competente a un’ispezione annuale e, in funzione del livello di rischio, a campionamenti e prove di laboratorio per rilevare la presenza di X. fastidiosa.
- d) le piante da impianto, escluse le sementi, di Coffea, Lavandula dentata L., Nerium oleander L., Olea europaea L., Polygala myrtifolia L. e Prunus dulcis (Mill.) D.A. Webb sono state coltivate in un sito sottoposto dall’autorità competente a un’ispezione annuale controlli specifici.
L’introduzione nell’Unione di piante ospiti originarie di un Paese infetto da X. fastidiosa è sottoposta restrizioni che prevedono requisiti particolari nelle fasi di produzione e controlli supplementari al momento del controllo in dogana.
Database delle piante ospiti risultate sensibili a Xylella fastidiosa nel territorio dell'Unione>>
Paesi esenti da X. fastidiosa ai sensi dell'articolo 28 del Reg. UE 1201/2020>>
Risorse web:
Scheda informativa EFSA (lingua inglese)>>
Normativa:
Regolamento (UE) 2020/1201 del 14 agosto 2020 (Misure per prevenire introduzione e diffusione nell’Unione Europea di Xylella fastidiosa | https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?qid=1689149013559&uri=CELEX%3A02020R1201-20211223 |
Decreto del 24 gennaio 2022 che adotta il Piano Nazionale di emergenza per il contrasto di Xylella fastidiosa | https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/03/17/22A01653/sg |
Materiale divulgativo:
Tipo | Titolo documento | Data |
Poster divulgativo Xylella fastidiosa | 14/07/2023 | |
Fumetto “Fastidious X, the fearsome killer” disegnato dall’illustratrice Miriam Rivera, sviluppato dall’EFSA (formato compresso) | 14/07/2023 |
Puoi trovare il fumetto, in formato originale, a questo indirizzo:
https://www.efsa.europa.eu/it/infographics/who-fastidious-x-fearsome-killer